Poderi Luigi Einaudi – BAROLO DOCG. “MONVIGLIERO” 2019

89,60

Questo Barolo viene presentato per la prima volta con l’annata 2018, e nasce a Verduno. Una zona che gode di meno notorietà rispetto ad altri Comuni riconosciuti per la produzione del Barolo Docg, ma che sa donare ai vini grande espressione e tipicità. Il vino matura in grandi botti di rovere per 30 mesi e completa l’affinamento con 6 mesi in bottiglia. Esso presenta tannini netti ed avvolgenti con un lungo e consistente retrogusto.
Al profumo si percepiscono aromi floreali e frutti rossi, ben amalgamati con essenze e spezie. Il vino matura in grandi botti di rovere per 30 mesi e completa l’affinamento con 6 mesi in bottiglia. La caratteristica tannicità assicura lunga tenuta in bottiglia, fino a 25-30 anni e oltre nelle migliori annate.

Raffaele Vecchione – WinesCritic.com
2019 Vintage Tasted: Dec 2022
Ipnotico nel carattere dolce e sensuale alterna note di ciliegie disidratate, lamponi, vaniglia, ribes, melograno e tiglio in fiore. Corpo medio, tannini rotondi di ottima scorrevolezza ed un finale leggiadro e performante. Meglio dal 2025.

Valutazioni: Raffaele Vecchione   93/100     Wine Spectator    93/100

Quando bere:    2025/2034

 

 

Disponibile

Descrizione

La storia dei “Poderi Luigi Einaudi” ha inizio nel 1897, quando Luigi Einaudi, appena ventitreenne, acquistò non lontano dal centro abitato di Dogliani la Cascina “San Giacomo”. Parallelamente al suo percorso didattico e politico, pare che anche da Presidente della Repubblica Luigi Einaudi non si perse neanche una vendemmia, riuscendo a consegnare alle Langhe piemontesi un’azienda modello per l’epoca: cento ettari, di cui venti coltivati a vigna, costruiti praticamente da zero. Una storia che grazie all’interessamento di uno dei suoi figli – l’unico a mantenere un forte legame con le proprie terre d’origine – è continuata negli anni, e che oggi si è tramandata al nipote, Matteo Sardagna.
Attualmente, la superficie vitata è arrivata a superare i cinquanta ettari, per una conduzione agronomica convenzionale affidata alla direzione di Giampiero Romana. In cantina, sotto la firma enologica di Lorenzo Raimondi, sono prodotte etichette sulla base di una ferma convinzione: un grande vino può nascere solamente da una grande vigna e da un grande terroir.

Informazioni aggiuntive

Carta dei Vini

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