GAJA – Ca’Marcanda – Bolgheri Doc. “CAMARCANDA” 2010

146,40

Tra le tante geniali intuizioni di Angelo Gaja c’è sicuramente stata anche quella di capire per primo il potenziale di Bolgheri come territorio vinicolo già nel 1994.

Sino ad allora infatti tutti i produttori di Bolgheri si erano ritrovati qui per diversi motivi, ma nessuno era arrivato qua con l’obiettivo preciso di produrre grandi vini. Gaja come prima avventura al di fuori di Barbaresco e della Langhe sceglie proprio Bolgheri (e in contemporanea Montalcino). L’azienda viene fondata nel 1996 e si estende oggi su circa 80 ettari di vigneto nella DOC.

Il Camarcanda 2010 di Gaja Ca’ Marcanda è affinato per 18 mesi in barrique fino all’assemblaggio finale, per poi invecchiare ancora 12 mesi in bottiglia prima di essere imbottigliato.
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Wine Advocate di Robert Parker
Il Bolgheri Camarcanda 2010 è un vino eccezionale con un livello di intensità aromatica e integrità impossibile da esagerare. Il blend è Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, in quest’ordine di importanza. Il bouquet è impeccabile e raffinato, con profondi strati di marasca, cassis, mora essiccata e spezie che si staccano in rapida successione. La componente rovere è magnificamente integrata, impartendo note di cioccolato e tabacco che completano questo bellissimo ritratto della vinificazione toscana. Tieni questa bottiglia ancora per qualche anno. (10/2014)

James Suckling
Un delizioso rosso giovane di Bolgheri con frutti scuri freschi e un finale pulito. Corpo pieno e tannini fini. Leggermente gom-moso ma i tannini mostrano una bella trama. Questo vino ha ancora bisogno di tempo per ammorbidirsi in bottiglia. (3/2017)

Wine Enthusiast
Prodotto da Angelo Gaja nella sua tenuta nella Toscana costiera, questo blend di 50% Merlot, 40% Cabernet Sauvignon e 10% Cabernet Franc porta con aromi di prugna, spezie e calde note tostate. Il palato strutturato ed elegante offre ribes nero e amarena sobri accentati con note di pepe nero e caffè insieme a tannini levigati. È ancora giovane e un po’ nervoso, quindi dagli il tempo di sviluppare il suo potenziale. (5/2014

Wine Spectator
Potente, che mostra sapori di ciliegia, mora, cedro e spezie di quercia. I tannini sono avvolgenti, ma tutti gli elementi si incastrano nel lungo finale. Il retrogusto è fresco, echeggiante di frutta e rovere tostato. (8/2014)

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Valutazioni:
Robert Parker  96/100   Wine Spectator  95/100    Falstaff Magazin   94/100   Wine Enthusiast  93/100
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Quando bere:    2016/2034

Disponibile

Descrizione

La storia di questa dinastia nasce nel 1859 quando il trisnonno Giovanni fondò la storica cantina a Barbaresco, da allora Gaja è rimasto sinonimo di qualità. Fu Angelo, seconda generazione della famiglia, a puntare su una produzione di qualità già ai primi del ‘900.

Fu il primo a capire che l’export era la carta vincente per il vino italiano: proponendo il suo prodotto sul mercato americano cominciò la grande scalata della sua cantina. Oggi questa realtà conta cento ettari vitati in Piemonte e più di duecento in Toscana, affiancando così la produzione piemontese con i più rinomati vini toscani, Brunello di Montalcino in testa. L’enologo Guido Rivella è l’anima di tutti i vini della famiglia Gaja. Quando, a metà degli anni Sessanta, entra nel giro della gran ristorazione, ha già a disposizione un’eccellente gamma di vini. Poi nascono i cru: il primo, San Lorenzo è del 1967. Nel 1970 nasce Sorì Tildin e nel 1978 è la volta di Costa Russi. Oggi il brand significa 92 ettari di proprietà condotti nel pieno rispetto della natura, per una produzione di circa 350.000 bottiglie annue.

I vini Gaja hanno uno stile unico e inconfondibile, e la fama della cantina Gaja, a partire dalla metà degli anni Novanta, si estende dal Piemonte alla Toscana, grazie anche all’ambizioso progetto Ca’ Marcanda: qui nascono vini di taglio bordolese, come il “Promis”, il “Magari” e il “Camarcanda”, caratterizzati da una personalità paragonabile ai più grandi Barbaresco.

Informazioni aggiuntive

Carta dei Vini

Produttore

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